02_07_2012| UNIVERSITA’. NUMERO CHIUSO E TEST ANCHE PER ECONOMIA

Lunedì, 02 Luglio 2012

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UNIVERSITA’. NUMERO CHIUSO E TEST ANCHE PER ECONOMIA


Numero chiuso per tutti i corsi di laurea del polo universitario riminese. Così vuole l’Alma Mater già a partire dall’anno accademico 2012-2013 anche per il polo rivierasco (che alla ‘madre’ bolognese frutta 8milioni di euro all’anno in termini di tasse sborsate dagli studenti). Se per i corsi di area sanitaria e per farmacia il numero chiuso esiste già, le cose cambieranno soprattutto per gli aspiranti studenti in economia, facoltà che fino ad oggi ha attratto ogni anno sulle 600 matricole, numero che con la barra all’ingresso è destinato a sgonfiarsi.


Di università, o meglio di Uni.Rimini (partecipata col 20 per cento del Comune), si è parlato oggi in consiglio per la quarta commissione (cultura, formazione, istruzione, sport e turismo). Presenti il direttore Lorenzo Succi e la vicepresidente Barbara Bonfiglioli. A loro il compito di dare i numeri (in senso buono, ovviamente).


Quello di Rimini è un polo in crescita, con un 20 per cento in più di matricole per l’anno 2011-2012 (2mila unità). A crescere anche la cittadella universitaria e non di poco: da 4mila a 34mila metri quadri (possibile grazie da un lato, grazie al comune che ha concesso alcuni spazi in comodato, e dall’altro grazie ai 20milioni arrivati da ateneo e ministero).


Si attesta tra i 15 e i 20 milioni di euro l’indotto del polo riminese. Gli iscritti sono 6.300. Nel 30 per cento dei casi si tratta di ragazzi del riminese (frequentano farmacia, statistica e chimica industriale). Nel 30-35 per cento dei casi si tratta di pendolari, ragazzi che arrivano da nord fino a Ravenna e da sud fino a Fano. Dei restanti 40-35 per cento, tutti fuorisede (ma comunque provenienti sempre da Emilia Romagna e Marche), gli stranieri rappresentano il 10 per cento, soprattutto spagnoli.


Agli studenti Rimini offre 19 corsi di laurea, tenuti da 31 professori ordinari, 42 associati, 64 ricercatori, 94 tecnici e amministrativi. Sono 1.500 le convenzioni con le aziende, grazie alle quali l’85 per cento dei laureati riminesi ha trovato lavoro dopo il tirocinio.